Tour della Costiera Amalfitana
La bellezza della Natura
Info Rapide
- Stato:
- Italia
- Regione:
- Campania
- Lingua parlata:
- Italiano
- Moneta:
- Euro
- Documenti:
Area Schengen: carta d’identità o passaporto
Extra U.E.:soggiorni di breve durata (3 mesi) passaporto valido per almeno tre mesi dopo la data di partenza ed eventuale visto d'ingresso
- Corrente e Prese:
- 230 V / 50 Hz - Spina Tipo F (Schuko) e Spina Tipo L

Dimenticate l’auto e indossate un paio di scarpe comode… in Costiera vi aspettano percorsi davvero interessanti tra storia e natura, mulattiere e sentieri che si snodano per colline a picco sul mare, tracciate da contadini e commercianti per spostarsi quando ancora la statale 163 non era stata costruita. Si cammina tra il profumo dei limoneti e piccoli orti, si incontrano eremi e conventi, ci si imbatte in capre e muli, fino a ritrovarsi sospesi a strapiombo sul mare ad ammirare panorami mozzafiato.

Sentiero degli Dei
ITINERARIO 1; IL SENTIERO DEGLI DEI
Da Agerola, un paesino sulle colline della Costiera Amalfitana famoso per il fiordilatte (un particolare tipo di mozzarella fresca), a Nocelle, frazione di Positano abbarbicata alle pendici del Monte Pertuso, il Sentiero degli Dei è uno straordinario percorso panoramico che sovrasta la Costiera Amalfitana. Già il nome ne lascia intuire la spettacolarità. Il consiglio è quello di percorrerlo nella direzione che va da Agerola a Nocelle, in modo da camminare in leggera discesa e avere davanti il panorama della Costiera Amalfitana e di Capri. Il Sentiero degli Dei comincia da Bomerano, frazione di Agerola.
Per raggiungere Agerola ci sono gli autobus della Sita che partono da Amalfi, chiedete all’autista di indicarvi la fermata Bomerano.
Da lì seguite la segnaletica stradale che vi porterà all’imbocco del sentiero. Il Sentiero degli Dei può essere anche raggiunto da Praiano, ma è necessario affrontare una lunga scalinata per passare dal livello del mare ai 580 metri di altezza del passo di Colle Serra. Il percorso è contrassegnato da segnali in bianco e rosso con la scritta 02.
Da Colle Serra si percorre un primo tratto in discesa fino a raggiungere una fontana: sulla sinistra troverete la mulattiera che sale da Praiano, mentre sulla destra si prosegue per il Sentiero degli Dei.
In basso noterete il Convento di San Domenico, che invece si trova sulla strada quando si sale da Praiano. Da questo punto il paesaggio cambia, e da una vegetazione fatta di pochi arbusti ed erba, dove si incontrano spesso pecore e capre al pascolo, si passa alla macchia mediterranea di lecci, corbezzoli, erica e rosmarino. Il sentiero a questo punto diventa più tortuoso, e attraverso salite, discese e panorami da vertigine si passa il Vallone Grarelle fino ad arrivare al borgo di Nocelle, frazione di Positano. Anticamente Nocelle era raggiungibile solo a piedi percorrendo una ripida scalinata che saliva da Positano.
Oggi potete decidere se scendere con l’autobus oppure a piedi per i 1500 gradini che vi porteranno fino alla località Arienzo. Se è bel tempo vale la pena di affrontare altri 300 scalini per scendere sulla spiaggia di Arienzo e concedersi un bagno rinfrescante. Da Arienzo, seguendo la SS 163 per circa 1 chilometro sarete al centro di Positano.
Tempo di percorrenza: circa 3 ore.
Chilometri: 7,8
ITINERARIO 2: IL VALLONE DELLE FERRIERE
Alle spalle di Amalfi, il Vallone delle Ferriere è un percorso che dai Monti Lattari scende attraversando boschi di felci e costeggiando ruscelli. Il nome deriva dalla presenza di ruderi di ferriere di origine medioevale. La zona è anche conosciuta come Vallone dei Mulini per la presenza nella parte finale del percorso di mulini azionati ad acqua che servivano per la produzione della famosa carta di Amalfi. Il punto di partenza del percorso è il borgo di Pontone, una piccola frazione di Scala, a 225 metri sul livello del mare. Per raggiungerlo potete prendere uno degli autobus della Sita che collegano Amalfi a Ravello e Scala. Volendo potete anche arrivarci a piedi partendo da Ravello o da Scala attraverso stradine facili e piacevoli. Dalla piazza principale di Pontone percorrete la mulattiera che passa davanti alla Trattoria Antico Borgo seguendo il percorso principale (a destra vedrete delle scalinate ripide). Dopo aver superato un arco sulla sinistra, vi imbatterete in un originale presepe ambientato in una casa contadina con spaventapasseri e arredi casalinghi.
Proseguite verso l’interno della valle, scendete pochi gradini e avviatevi per la piccola salita tra limoni e vigneti.
Dopo la salita comincia un sentiero che conduce fino ad un acquedotto, e oltrepassato questo, dopo pochi metri scendete a sinistra. Raggiungerete la prima ferriera e il Torrente Canneto. Il sentiero in discesa vi condurrà direttamente ad Amalfi costeggiando il torrente e passando attraverso i ruderi di ferriere e mulini. Prima di cominciare la discesa però potete fare una deviazione per raggiungere la Riserva Integrale dove crescono gli ultimi esemplari della Woodwardia radicans, una felce risalente all’epoca delle glaciazioni, che qua sopravvive ancora grazie al particolare tipo di ambiente fresco e umido (la deviazione è breve ma impegnativa).
Per raggiungere la Riserva dovete oltrepassare il torrente passando su un tronco di legno messo a mo’ di ponte, e percorrere un piccolo sentiero in salita che porta alle due chiuse che preludono alla recinzione della Riserva. Qui l’ingresso è vietato ma alcuni si avventurano lo stesso all’interno fino a raggiungere le spettacolari cascate. Se decidete di oltrepassare la recinzione fate attenzione a non strappare le felci e abbiate il massimo rispetto dell’ambiente.

Borgo Pontone
A questo punto tornate indietro e prendete il sentiero n. 25, che costeggia il lato sinistro del fiume e in circa 45 minuti conduce fino al centro di Amalfi. Una volta arrivati in città vi consigliamo una visita al Museo della Carta, dove ci sono una vecchia cartiera del XIII secolo e una biblioteca con oltre 3.000 testi sulle origini della carta.
Tempo di percorrenza: 3-4 ore.
Chilometri: 6
ITINERARIO 3: LA TORRE DELLO ZIRO
Questa piacevole passeggiata conduce a uno dei luoghi simbolo della tormentata storia di Amalfi: le mura del Granducato di Amalfi con la Torre dello Ziro, una delle tante torri sparse lungo la Costiera Amalfitana usate per avvistare da lontano le flotte di saraceni che giungevano dal mare. Un luogo idilliaco e, secondo la leggenda, teatro di sanguinosi eventi. Anche questo itinerario parte da Pontone, la piccola frazione di Scala. Dalla piazzetta del paese prendete le scale di Via Fritto, procedete lungo la strada e dopo una decina di minuti troverete sulla sinistra una rampa di scale che conduce fino ad Atrani. Proseguite diritto salendo alcune scalette, e girate a sinistra seguendo le indicazioni per la “Torre”. Dopo un po’ arriverete alla base della scalinata di accesso alla Fortezza che anticamente costituiva parte delle mura del Gran Ducato d’Amalfi. Vi trovate a mezza altezza tra Ravello e Amalfi: alzando lo sguardo potrete ammirare Villa Cimbrone, mentre in basso si stende il vallone del Torrente Dragone.
Dopo la visita alla Torre potete proseguire scendendo per la rampa di scale che da Pontone conduce fino al centro di Atrani. La gente del posto non ama molto recarsi da queste parti, perchè la Torre non è semplicemente una delle tante torri costruite a difesa delle incursioni dei Saraceni, ma fu teatro di uno dei più sanguinosi episodi della storia di Amalfi. Qui, nei primi anni del XVI secolo, fu rinchiusa insieme ai suoi figli Giovanna D’Aragona, detta “la Pazza”.
La sua colpa era di aver stretto una relazione col maggiordomo di corte dopo essere rimasta vedova di Alfonso Piccolomini, duca di Amalfi, uomo dissoluto e corrotto al quale era andata in sposa a soli 12 anni. La relazione all’epoca creò grande scandalo, cosicché i fratelli decisero di imprigionare Giovanna e i suoi figli, ancora bambini nella torre, dove furono da loro stessi trucidati. Ancora oggi le leggende popolari considerino la Torre come un luogo popolato da
fantasmi e da cui stare lontano.
Tempo di percorrenza: 2-3 ore
Chilometri: 4-5